Caratteristiche tecniche
Anno di Produzione 2015
Zona di Produzione
Si individua nei due comprensori di Pescosansonesco (PE) e Capestrano (AQ), in zona pedemontana rispettivamente a 550 m e 450 m sul livello del mare. Ai piedi del massiccio del Gran Sasso d’Italia, in una zona molto ventilata, sottosuolo roccioso ricco di scheletro, con forti escursioni termiche, terreno argilloso/calcareo e ciottoloso. Il sistema di allevamento è a filare; la densità d’impianto di 5200 viti per ettaro; la produzione 100 quintali per ettaro. Questo vino è il risultato della perfetta sinergia tra i due comprensori: il terroir di Pescosansonesco (PE) conferisce struttura e longevità; quello di Capestrano (AQ) apporta eleganza, freschezza e mineralità.
Storia del Vino
Il pecorino è un vitigno a bacca bianca, di antica diffusione in Abruzzo. Sull'origine di questa varietà non è stata fatta molta chiarezza, le prime tracce bibliografiche del pecorino risalgono al tempo di Catone il Censore che lo classificava, insieme con altri vitigni (il Greco di Tufo, il Grechetto e il Pignoletto), nel gruppo delle aminee. Questo gruppo di vitigni prende il nome dal popolo degli Ammei, originari della Tessaglia, i quali nelle loro migrazioni portarono questi vitigni nella nostra penisola. Plinio scriveva in merito "il vino delle Aminee è poco duro, si conserva bene e migliora con l'invecchiamento". Il bollettino ampelografico di Stato del 1875 (fascicolo II) descrive il pecorino come "vitigno che da tempo si coltiva a vigna nei luoghi del medio adriatico, fra le viti di questi luoghi è quello che dà il frutto più precocemente maturo". Alla fine degli anni ’80 del pecorino si erano perse le tracce, erano presenti solo alcune piante nel teramano e nella provincia dell’Aquila. Oggi grazie ad un lavoro di recupero e di selezione e all’audacia di pochi viticoltori cominciano ad essere disponibili i primi vini.
Caratteri Organolettici
Vino giallo paglierino brillante che spicca con odori di sambuco, pompelmo e frutta matura a polpa gialla. La vena acidula e la sapidità si equilibrano con un’ottima struttura, una buona persistenza e una grande moribidezza.
Vendemmia
Generalmente prima decade di settembre (questo vitigno ha il pregio di raggiungere ottime produzioni zuccherine, conservando un buon tenore di acidità totale; modificando di qualche giorno la raccolta si riesce a esaltare la freschezza o la struttura del vino).
Vinificazione
Criomacerazione per 18/24, con successiva pigiatura e pressatura soffice delle uve. Fermentazione in acciaio con l'ausilio di lieviti selezionati, a bassa temperatura (10 °C / 13 °C).
Affinamento
2 mesi in acciaio sulle fecce nobili, successivi 3 mesi in bottiglia. Il vino si presta a un invecchiamento di ulteriori 3 - 5 anni.
Modo di Servirlo
Lasciare riposare almeno 10 giorni dopo l’arrivo. Servire a temperatura di 8 - 10 °C.
Abbinamenti Gastronomici
Crudi di pesce, salumi, lasagna in bianco, risotti, animali da cortile e formaggi di media stagionatura.
Modi di Conservazione
La bottiglia deve essere tenuta preferibilmente in posizione orizzontale in ambiente lontano da fonti dirette di luce, calore e rumore, con una temperatura tra i 15 - 18 gradi ed un’umidità intorno al 60 - 80 %.
Dati Analitici
Gradazione Alcolica: 13,00 % Vol.
Zuccheri residui: 3,00 g/l
pH: 3,35 g/l
Acidità Totale: 6,20 g/l
Estratto: 24,10 g/l